City bike Sergio Bianchi donna
Ecco un altro telaio che è approdato al mio porto-cortile in condizioni di conservazione sorprendentemente buone, ma portando con se solo forcella, manubrio, guarnitura e, cosa insolita, il carter paracatena, tra l'altro in metallo. L'opera di restauro si è quindi limitata ad una rinfrescata del manubrio e delle pedivelle e all'assemblaggio di un paio di ruote, ripescando mozzi, raggi e cerchi dalla catasta dei recuperi che ha fornito anche tubo sella, portapacchi, e pedali. Tutto il resto è nuovo, dai freni completi alle manopole, dal deragliatore col suo comando rotante alla catena e relativa cassetta pignoni, dai parafanghi alla sella, fino ai classici copertoni bicolore nell'altrettanto classica misura 26 x 1 3/8 e ai fanali anteriore e posteriore a led. Probabilmente ho impiegato meno tempo nell'assemblaggio vero e proprio che nella caccia di offerte tra internet e fornitori, riuscendo a dare un minimo di logicità economica all'operazione nonostante l'enormità di pezzi da comprare. Alla fine ho portato a casa la soddisfazione di aver salvato un'altra bicicletta dalla discarica, bicicletta che per inciso va abbastanza bene: ovviamente non è una bici da corsa ma nel giro di prova "pareva unta", come si dice a Firenze.