NUZZI city bike
Ogni giorno ci sono decine di nuovi annunci di biciclette su internet. Più o meno scassate, più o meno funzionanti, dai pregi più o meno millantati e dai difetti più o meno nascosti. Questa non era né meglio né peggio di altre, però mi ha fatto scattare qualcosa e non ho potuto fare a meno di andare a vederla. Il prezzo richiesto, 25 euro, non era neanche particolarmente contenuto per le condizioni, ma alla fine l'ho presa e portata a casa. Il mio assistente ve la mostra nelle condizioni in cui è arrivata.
Ormai un pochina di pratica l'ho fatta e quindi inizio il lavoro senza indecisioni o ripensamenti. La bici è relativamente recente, il telaio è in buone condizioni e la verniciatura è solo un po' segnata e con qualche punto di ruggine, ma infinitamente più resistente di quella che otterrei con le consuete bombolette. Decido pertanto di non riverniciarla, almeno in un primo tempo, e di rimetterla rapidamente in condizioni tali da poter essere usata subito. Alla ruota posteriore bastano una ripulita, la tensionatura dei raggi e l'ingrassaggio del mozzo. La ruota anteriore invece la compro nuova perché quella che mi hanno dato insieme alla bici è una vecchia ruota in acciaio un po' rugginosa e bisognosa di una bella revisione. La manutenzione prosegue con una lucidata con pasta abrasiva alle parti cromate e d'alluminio, sostituzione per sicurezza di pattini e cavi freni, revisione al movimento centrale e una nuova sella in cuoio. Questa è la prima "release", il mio assistente fa notare che la catena è ancora da tirare........:
La bici è agile e va benissimo, grazie anche ai copertoncini Michelin Classic 700x23, molto scorrevoli anche se un po' troppo soggetti alle forature. Pesa relativamente poco e nonostante la mancanza del cambio sale decorosamente anche il Poggio Imperiale. Successivamente sperimento un mozzo contropedale posteriore, ma non sono ancora soddisfatto. Poi finalmente l'ispirazione, dopo aver visto su di un sito tedesco un paio di gommone 700x50 da bici cruiser in offerta. Compro un paio di cerchioni Ambrosio ed un mozzo anteriore in alluminio e assemblo due ruote, di cui l'anteriore raggiata radiale, su cui monto le gommone ordinate nel frattempo. Al posteriore va il mozzo SRAM con cambio automatico a 2 rapporti che avevo già sperimentato sulla bici Bianchi, ma che avevo poi tolto nel sostituire le prime ruote con i cerchi NISI da corsa. La guarnitura va cambiata perché i rapporti risultano troppo lunghi ma ne ho una da 38 denti tra i recuperi che va benissimo. Con l'aiuto del phon stacco le decalcomanie, piuttosto sciupacchiate, ma persevero nella decisione di non toccare la verniciatura. Selle di similpelle intrecciata e manopole in tinta completano l'opera assieme ad un manubrio dritto da MTB opportunamente accorciato. L'estetica è a posto ma l'effetto delle gommone in salita è a malapena compensato dal cambio automatico. Il risultato è questo, il mio assistente questa volta non c'è, forse preferiva la versione precedente?
La guida è divertente, si parte col rapporto più corto e quando si raggiungono circa 16-17 Km/h si innesta in maniera automatica il rapporto più lungo, grazie a delle massette centrifughe: non c'è bisogno del colpo di pedale all'indietro come nell'equivalente Duomatic della Sturmey Archer (che prima o poi voglio provare...). Per scalare bisogna solo rallentare sotto quella velocità e allentare per un attimo la pressione sui pedali... uno spasso! Certo non è una piuma: la SRAM dichiara 980 grammi, misteriosamente sia per il modello col contropedale che senza, ma se pensate che sostituisce un mozzo normale, la ruota libera, il pacco pignoni, il deragliatore ed il relativo cavo e comando (più freno posteriore e comando per la versione a contropedale), l'aggravio di peso non è così esagerato. Nel rapporto più corto il mozzo è solidale al pignone, in quello più lungo gira più velocemente (1,37:1), dando luogo al ticchettio della ruota libera tipico dei cambi nel mozzo. Facendo due conti sul pignone di serie da 18 denti, il rapporto più lungo corrisponderebbe circa ai 13 denti di un pignone classico, garantendo così un discreto allungo in pianura.
Ecco i costi: manubrio € 10.50, mozzo anteriore alluminio € 10.50, mozzo SRAM 2 velocità € 75.00, tubo sella € 13.00, copertoni 700x50 € 30.00, 2 cerchi Ambrosio € 16.00, sella Waimea intrecciata € 31.00, manopole crema € 4.00.
Ecco i costi: manubrio € 10.50, mozzo anteriore alluminio € 10.50, mozzo SRAM 2 velocità € 75.00, tubo sella € 13.00, copertoni 700x50 € 30.00, 2 cerchi Ambrosio € 16.00, sella Waimea intrecciata € 31.00, manopole crema € 4.00.
Commenti
01/03/2019
Grazie mille, fa sempre piacere!
Purtroppo ho sentito dire che la SRAM ha sospeso la produzione, peccato perché ci ho fatto ormai parecchi chilometri e posso confermare che funziona benissimo.
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28/02/2019
Ciao, mi piace ci sai fare! Non ero a conoscenza dei cambi al mozzo automatici
Pasquale
Grazie mille, fa sempre piacere!
Purtroppo ho sentito dire che la SRAM ha sospeso la produzione, peccato perché ci ho fatto ormai parecchi chilometri e posso confermare che funziona benissimo.
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28/02/2019
Ciao, mi piace ci sai fare! Non ero a conoscenza dei cambi al mozzo automatici
Pasquale